domenica 8 maggio 2011

Servizi esclusivi
 di Maurizio Bisozzi

Esclusivo: agg., che appartiene solo a un singolo o ad alcune persone, gruppi e similari; elitario, riservato a una cerchia selezionata; unico prodotto in un solo esemplare.
Queste sono le definizioni che si incontrano sui dizionari più comuni. E esclusivo è comunque l’aggettivo che meglio descrive i nuovi servizi in farmacia, appannaggio di pochi, forse pochissimi e per più di un motivo.
Cominciando dal più terra terra, sono a pagamento e lo rimarranno fino a che la Regione non avrà risistemato le traballanti finanze. Questo esclude una robusta fetta – quasi tutta la torta - di cittadini che sono soliti accedere alle analisi e ai trattamenti fisioterapici in regime di SSR, e se ne guardano bene dal venire a ricevere a pagamento da noi quelle prestazioni che altrove hanno gratis.
Quando e se la Regione avrà reperito fondi per analisi, infermieri e fisioterapisti, ci sarà da sgomitare con le strutture ambulatoriali esistenti e accreditate che non vedranno certo di buon occhio la distrazione dei fondi a loro destinati a favore delle farmacie.
Abbiamo intuito quanta scarsa diffusione potrà avere tra i pazienti l’innovazione che dovrebbe salvare la farmacia del terzo millennio, ora vediamola dall’altra parte del bancone, cioè la nostra.
Per attuare i servizi previsti dai Decreti, la farmacia dovrà poter godere di spazi e autorizzazioni pari ad un laboratorio di analisi o infermieristico; su questo, almeno la Regione Lazio è stata tassativa. Quindi ambienti dedicati, rispetto di normative per quanto concerne illuminazione, ventilazione, riservatezza, smaltimento dei rifiuti organici, piastrellatura a soffitto e lavabilità delle pareti, uscite di sicurezza. Insomma il rispetto di una serie di obblighi – indiscutibili quanto costosi – che ridurranno a una manciata le farmacie nella Capitale in grado di poter soddisfare tutti i requisiti previsti dai meravigliosi decreti attuativi della farmacia dei servizi.
Ecco giustificata l’apertura del pezzo: elitario, riservato, addirittura un po’ snob e sofisticato. Non per tutti e nemmeno per molti, anzi per pochissimi, come un abito su misura. Su misura mi fa ronzare qualcosa per la testa, un aspetto ricorrente nella vita nazionale degli ultimi anni, come un retrogusto di provvedimenti non presi nell’interesse generale dei cittadini, ma solo per vantaggio di pochi, a volte addirittura solo uno.
Non riesco ancora a mettere bene a fuoco la sensazione, ma c’è un che di stonato in leggi che vengono emanate per favorire non la cittadinanza in generale e la maggioranza delle farmacie, ma solo alcune, individuate sin dall’inizio dell’iter di legge; avete presente quei concorsi truccati dove i requisiti per il successo sono talmente severi e vincolanti che si usa dire abbiano già nel bando il nome del vincitore?
Ecco, vivo la spiacevole e per nulla democratica sensazione che non esistano solo leggi ad
personam, ma da pochi giorni anche decreti attuativi ad farmaciam ( e che il professore di latino del liceo mi perdoni la licenza).
Sono certo di sbagliare e che il Presidente Mandelli, fautore di questa innovazione sin dal 2006, potrà dissipare, dati alla mano, la sgradevole percezione diffusa nella categoria di un provvedimento a beneficio di una trascurabile minoranza di farmacie.
Delle prenotazioni e degli obblighi severissimi imposti dal Garante della Privacy nel trattamento dei referti da consegnare al paziente, sarà meglio parlarne in un altro momento…

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1 commento:

  1. Questa vicenda dei "nuovi servizi" è strettamente connessa con la manovra impostata con il DM 78/2010 ( ci è costato l'1,82% ) e doveva avere come parziale risarcimento il ritorno in distribuzione dei farmaci ex-Osp2 ( 40 referenze per un valore di mercato di circa 600 milioni di €).
    Dopo il danno la beffa.
    E come non rendersi conto che solo con ristrutturazioni fantascientifiche o richieste "lunari" potevano essere concesse nuove opportunità a chi finanzia gratis il servizio farmaceutico territoriale.

    Per dirla in napoletano "cornuti e mazziati".

    Probabilmente solo questo ci meritiamo

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