domenica 1 maggio 2011

Slanci umani
di Maurizio Bisozzi

Viviamo tempi difficili, diciamolo pure. Sballottati tra crisi economiche e delle istituzioni,
sconcertati da politici che cambiano continuamente posizioni come un insonne nel letto, angosciati da omicidi efferati e minacciati dall'incubo di una guerra alle porte di casa. Aggiungiamo crisi di valori e di riferimenti, adolescenti che sprangano carabinieri, magistrati additati come terroristi.
In questo festival della violenza e dell'egoismo, brilla solitaria, come la prima stella al tramonto, la mano tesa della presidente Racca verso chi si dibatte in estreme difficoltà.
Incurante dei colpi di maglio che stanno demolendo la farmacia italiana, dalla rapina dell'1,4% “per l'Abruzzo”(!) all'estorsione – pardon volevo dire vittoria – dell'1,82% sul fatturato SSN, dallo stillicidio di una distribuzione diretta che svuota ogni giorno di più scaffali e fatturato, fino alla devastante riduzione di prezzo di rimborso dei generici, la nostra massima rappresentante sindacale non perde di vista chi sta peggio di noi, quelli che soffrono veramente.
Ci sono slanci umani davanti ai quali non si può restare impassibili, un groppo alla gola ci assale, un nodo formato da carità e comprensione dei problemi dell'altro. Ed eccola correre rassicurante come una crocerossina al capezzale di una agonizzante GDO minacciata dal perfido riordino farmaceutico ordito ai suoi danni, levare lo scudo a difesa di un organismo sofferente e lenire le ambasce indicando la luce, la speranza in un futuro migliore.
Stiano tranquilli i CdA di Coop e Conad, di EsseLunga e Auchan, i farmacisti sono pronti a
versare il proprio sangue nei loro registratori di cassa. Secondo il presidente di Federfarma, infatti, il ddl Tomassini-Gasparri "è proprio un'apertura alla Grande Distribuzione, in quanto l'eliminazione dell'obbligo del farmacista per la vendita di medicinali di automedicazione comporterebbe una riduzione dei costi, un aumento della concorrenza e un sensibile calo dei prezzi di questi medicinali”.
Le farmacie potranno anche licenziare il personale e chiudere i battenti, strangolate da concorrenza sleale, provvedimenti iniqui e balzelli insostenibili, ma la GDO potrà contare su riduzione dei costi, calo di spese e miglioramento dei bilanci. 
Spero che ora chi accusa i farmacisti di insensibile egoismo di casta sia servito e si vergogni di fronte alla cura che il nostro massimo rappresentante sindacale pone nel difendere i redditi della povera GDO.
Speriamo solo che l'esempio si propaghi e che in nostro soccorso corrano i postelegrafonici e gli assistenti di volo, il sindacato dei minatori e le associazioni dopolavoristiche, gli odontotecnici e le guide alpine. Ne abbiamo urgente bisogno.


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2 commenti:

  1. W Bisozzi ! Ben detto! speriamo che la Fofi dica la sua!

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  2. Vedi, caro Maurizio, gli ultimi anni della nostra storia sono stati contrassegnati da vittorie eclatanti e passi in avanti che Armstrong in confronto ha messo piede a Torvajanica. Io ho mollato il nostro glorioso e vincente sindacato e li ho lasciati, indebolendo sicuramente la loro forza contrattuale ma, dati i risultati....
    non è forse una cosa buona ???

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