giovedì 21 aprile 2011

Le patologie della Lega
Post di Maurizio Bisozzi


Il 14 aprile è stata presentata alla Camera un'interrogazione a firma dell'onorevole Davide Cavallotto (Lega Nord Padania) e altri rivolta al ministro della Salute, relativa alla regolamentazione dell'attività delle parafarmacie. Il testo ricorda e quasi rivendica al proprio partito il decreto Bersani – chissà se Bossi e Maroni sono d’accordo... - e si lancia nel sostegno alla causa della liberalizzazione della fascia C, motivandola così (testuale):
«Si ricorda che i medicinali di fascia C corrispondono a quei farmaci ritenuti non essenziali, in quanto utilizzati per patologie di lieve entità, o considerate minori, che, quindi, non sono considerati 'essenziali' o 'salvavita
Ora, sono propenso a credere che l’onorevole Cavallotto nella vita si occupi di tutt’altro e che l’interrogazione gli sia stata sottoposta, già compilata, per la semplice firma, confermando una volta di più quanto molti politici poco siano competenti sulla materia di cui parlano. Vediamo qualche esempio di questi medicinali utilizzati per patologie “di lieve entità, o minori”:
Toradol, indicato nel trattamento del dolore acuto post-operatorio di grado moderato e lieve: ricetta medica non ripetibile.
Aulin, trattamento del dolore acuto: RNR;
Coefferalgan, trattamento del dolore, prodotto contenente oppiacei: RNR;
Premia, associazione estro-progestinica: RNR.
Aggiungiamo a manciate il Talofen, un semplice neurolettico, una spruzzatina di anti-psicotici e tutta la collezione di benzodiazepine ad azione psicotropa delle tabelle II D e E, aromatizziamo con antiepilettici e anti Parkinson, e diciamo che la torta delle patologie "considerate minori” dall’onorevole padano è pronta.
L'elenco, in verità, potrebbe continuare a lungo, ma finisco qui per non tediare la platea, né polemizzare con l’onorevole interrogante, forse convinto che il Legislatore abbia sottoposto all’obbligo di presentazione di ricetta medica, ripetibile o no, i farmaci  ricordati e molti altri altrettanto importanti non per tutelare la salute pubblica ma, al solito, i privilegi della casta dei farmacisti.
Una curiosità, tuttavia, rimane, insieme alla preoccupazione per la crassa ignoranza che con troppa frequenza i nostri rappresentanti manifestano  in ordine all’argomento su cui pretendono di legiferare: se questi prodotti sono per "patologie di lieve entità", cosa intende esattamente Cavallotto per patologie serie e importanti?

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