domenica 12 giugno 2011

In vacca
di Maurizio Bisozzi

In Argentina è nata la prima mucca al mondo in grado di produrre latte materno grazie ad alcuni geni umani inseriti nel proprio Dna. L'annuncio è stato dato dal National Institute of Agrobusiness Technology, secondo cui il latte "potenziato" contiene due sostanze protettive contro le infezioni che non si trovano in quello prodotto naturalmente dall'animale.
Immediato l'interesse delle autorità sanitarie italiane e di alcuni intraprendenti farmacisti che hanno subito intuito le enormi potenzialità di sviluppo di questa rivoluzionaria mucco-terapia. Ci sono stati immediati contatti con la Confagricoltura per organizzare l'importazione e il posizionamento di esemplari di questa nuova razza di mucca all'ingresso della farmacia, dove il farmacista provvederà alla mungitura e alla vendita del miracoloso liquido bianco.
Entusiasmo generalizzato tra i professionisti in camice bianco, incuriositi dal partecipare ad una mungitura non più nel ruolo passivo dell'azione. Nell'ottica di concorrenza che pervade il mondo farmaceutico italiano e nell'incessante ricerca di nuovi mercati che non siano quelli del farmaco, sarà possibile fornire al cittadino anche la versione cappuccino e la speciale combinazione "Caffèlatte + Cornetto Pesoforma + Il Farmacista on line" a due euro
grazie ai nuovi servizi che la farmacia è chiamata d offrire al paziente. In questo caso, con un piccolo sovrapprezzo, servizio al tavolo.
Innovazione che si incastona perfettamente nella farmacia del domani, modello che prevede l'accompagnamento dei farmaci verso la distribuzione diretta da parte delle Asl, la vendita degli Otc nei supermercati e l'ingresso in farmacia di tutto quanto passi nella fantasiosa testa di chi non si rassegna a svolgere dignitosamente la semplice e onorata professione farmaceutica. Senza preoccuparsi del fatto che la stessa professione, in questo modo, rischia (è proprio il caso di dirlo) di finire in vacca.


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